Civitavecchia. La Notte delle Pastorelle… Civitavecchia C’è propone “Un biscuttino per tutti!”

Si rinnova la tradizione; Melchiorri: “Appuntamento alle 21,00 alla sede dell’Associazione per un brindisi ben augurale”

Anche questa sera, come ogni 23 dicembre nella storia di Civitavecchia, si rinnova una delle tradizioni più sentite e amate della città: la Notte delle Pastorelle.

Un appuntamento che attraversa le generazioni e che, puntuale, riporta per le strade canti, sorrisi e quel calore autentico che annuncia il Natale.

Le pastorelle, però, non si fanno attendere solo nella notte più lunga.

Da giorni, come vuole la tradizione, iniziano il loro cammino portando musica e allegria a chi non potrà trascorrere le feste in famiglia.

È il caso della pastorella di Pino Cannizzaro, portata avanti da Marco Manovelli, che si è esibita all’Ospedale San Paolo, trasformando corridoi e reparti in un piccolo presepe sonoro.

Le tradizionali canzoni di Natale hanno accompagnato la mattinata di pazienti, operatori sanitari e visitatori, regalando sorrisi, emozioni e un momento di serenità condivisa.

Un gesto semplice, ma dal grande valore umano: perché la musica, quando entra nei luoghi di cura, sa diventare conforto, vicinanza e calore.

Il momento clou, però, sarà questa sera. Fino all’alba, civitavecchiesi di tutte le età scenderanno in strada cantando i brani della tradizione natalizia, dando vita a una notte fatta di incontri, memoria e comunità.

Anche quest’anno il punto di riferimento sarà la sede dell’associazione CIVITAVECCHIA C’è, al Ghetto, dove il presidente Roberto Melchiorri ha dato appuntamento a tutti i “pastorellari” per un momento di ristoro e condivisione.

«Per il 22° anno – ha detto Melchiorri – proponiamo il nostro appuntamento “Un Biscuttino per tutti” e con l’occasione offriremo bevande calde e dolci a chi verrà a trovarci.

L’appuntamento è per le 21 per il brindisi augurale, ma per tutta la notte troverete vin brulé e ponche caldo.

Voglio ringraziare – conclude – le associazioni, soprattutto i tanti giovani, che mantengono viva questa tradizione che mi fa ricordare, pensate un po’, la mia infanzia».

Una notte speciale, dunque, che unisce passato e presente, voci giovani e ricordi antichi.

A Civitavecchia il Natale comincia così: cantando insieme, fino all’alba.

TalkCity.it Civitavecchia

Redazione

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