Civitavecchia. “Io mi fido di Marco”… ma da sinistra qualcuno inizia a criticare

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Il comportamento della maggioranza, giudicata silente e passiva all’ultimo Consiglio Comunale dove si è votata una variante Urbanistica definita storica, a sinistra non a tutti è piaciuto

Lo slogan elettorale era chiaro e rassicurante: “Io mi fido di Marco”.

E in molti, soprattutto nel mondo della sinistra cittadina, quella fiducia l’hanno data convintamente, sostenendo la corsa di Marco Piendibene alla poltrona di sindaco.

Ma, a poco più di un anno dall’insediamento, pare che qualche scricchiolio inizi a farsi sentire.

Molte le critiche a seguito dell’ultimo consiglio Comunale, dopo il quale il Sindaco ha esultato sul suo profilo Social:

“Oggi, in Consiglio Comunale, abbiamo adottato la Variante Urbanistica dell’area ex Italcementi.

Un passaggio storico, che dopo oltre trent’anni di abbandono dà finalmente un futuro a uno dei quadranti più importanti della città.”

A far vibrare la prima nota fuori dal coro è stata Annalisa, nome noto a Civitavecchia per trascorsi politici e amministrativi sempre a sinistra.

Su Facebook ha messo nero su bianco una critica alla maggioranza proprio dopo il Consiglio “storico”:

“Che strano questo agosto! Si è discusso per ore, nella massima assise cittadina, di una variante urbanistica che molti hanno definito epocale, senza che dai banchi della maggioranza si levasse una voce che la descrivesse.

Ma poi i consiglieri succitati si sono sbracciati a contare le presenze al Summer Festival. Contate bene e se non vi riesce portatevi il pallottoliere.”

Il post ha acceso i commenti e le critiche sulla “variante” votata, ma molti invece hanno criticato la scelta degli spettacoli estivi (tutti a pagamento!).

Tra questi, Simona, altra voce storicamente di sinistra, e Lucia, che ha messo il dito nella piaga con una riflessione più ampia:

“Non è strano il mese, è strano il dibattito che si sviluppa in questa città.

Sono convinta che gli spettacoli sono di qualità, ma con quanto sta succedendo in città (con lo schiaffo della transizione) e con quanto sta succedendo nel mondo, avrei privilegiato una modalità più popolare e inclusiva,

un contatto magari con gli artisti locali, uno stimolo al dibattito anche attraverso lo spettacolo. Magari senza reti di protezione che mi fanno orrore sempre. Se non ora quando.”

Sui social, i malumori si moltiplicano. Quando personaggi di rilievo scrivono, i loro post vengono considerati come dichiarazioni pubbliche… non possono passare inosservate.

C’è chi vede in questa amministrazione un approccio sempre più simile a quello delle giunte precedenti, nonostante la promessa di un cambio di rotta “totale” con la svolta a sinistra.

Per ora, il sindaco Piendibene sembra non commentare.

Ma, parafrasando lo slogan elettorale, più di qualcuno inizia a chiedersi: “Io mi fido… fino a quando?”

TalkCity.it Redazione

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