L’immobilismo della Amministrazione Comunale, in relazione alla diversa destinazione d’uso di grandi aree, oggi agricole, in parte pubbliche e in parte private in prossimità della “zona servizi produttivi” e alle spalle del Porto, è colpevole e rischia di creare un danno notevole alla economia cittadina.
Appare di tutta evidenza che è proprio l’assenza di spazi a non incentivare l’insediamento di nuove attività, nonostante il crescente interesse imprenditoriale per il nostro territorio.
Quando si ragiona di logistica, di un progetto per la realizzazione di un parco eolico offshore, di costruire servizi nel retroporto, evidentemente si tratta di insediamenti che hanno necessità di spazi: averli o meno
fa la differenza.
Il gruppo consiliare del PD, unitamente alla lista Tarantino, aveva sollevato il problema presentando una mozione in Consiglio Comunale già nel maggio del 2021.
La mozione presentata si concludeva con una proposizione che conteneva una proposta estremamente precisa, quanto alle modalità da seguire:
“istituire una cabina di regia tecnica che possa, più in generale, valutare la più ampia utilizzazione delle aree retroportuali, con particolare riferimento a quelle di proprietà pubblica, ai fini di consentire il più celere insediamento di operatori economici interessati alla migliore e più conveniente filiera logistica nel perseguimento di una zona a “burocrazia zero” secondo i dettami della costituenda Zona Logistica Semplificata”.