Nel mese di giugno la Direzione Marittima del Lazio ha svolto una intensa attività di accertamenti e
verifiche condotti dai dipendenti Comandi di Roma-Fiumicino ed Anzio che hanno consentito di
sequestrare un ingente quantitativo di attrezzi non regolamentari e non segnalati, impropriamente
impiegati per la cattura del polpo in violazione della normativa di settore.
In particolare lungo la costa tra Ardea ed Anzio sono state utilizzate tantissime trappole calate
illegalmente, ottenute sezionando tubi in pvc (impiegati nei cantieri edili) o barattoli in polietilene, privi di
qualsiasi segnalazione che li riconduca alle unità da pesca cui appartengono e, dunque, “non conformi”
alle norme.
Le operazioni di recupero degli attrezzi da pesca illegali sono state condotte sotto il diretto coordinamento del Centro di Controllo Area Pesca della Direzione Marittima di Civitavecchia, con la virtuosa collaborazione di “Sea Shepherd Italia Onlus”, un’organizzazione internazionale no profit dedita alla conservazione della fauna marina, che ha impiegato la propria imbarcazione “Sea Eagle”.
Gli attrezzi da pesca illegali recuperati saranno altresì smaltiti e riutilizzati in maniera ecosostenibile attraverso l’intervento di una azienda specializzata.
“Il nostro impegno nella lotta alla dispersione delle plastiche in mare è elevatissimo e ringrazio Sea
Shepherd per la preziosa collaborazione! – ha affermato il C.V. (CP) Michele Castaldo, Direttore Marittimo
del Lazio – E’ importante sensibilizzare la collettività sui comportamenti virtuosi ma altrettanto
fondamentali sono le azione di prevenzione e contrasto degli illeciti perpetrati in mare per salvaguardare
l’ecosistema e la biodiversità del nostro mare”.
Riceviamo e pubblichiamo