La mozione per ostacolare la “Mala-movida” è stata criticata dal PD cittadino, partito del Sindaco Marco Piendibene, incrinando così la volontà dei due consiglieri di fare una opposizione collaborativa
È netta la replica dei consiglieri comunali d’opposizione Paolo Poletti e Luca Grossi al comunicato diffuso dal Partito Democratico sulla mozione dedicata al contrasto della cosiddetta “malamovida”.
Secondo i due firmatari, le critiche del PD sarebbero basate su affermazioni che non trovano alcun riscontro nel testo presentato in Consiglio comunale.

Nel comunicato, Grossi e Poletti chiariscono che la mozione non attribuisce al Comune competenze proprie dello Stato, non prevede la creazione di nuove strutture burocratiche,
non comporta costi aggiuntivi per l’ente e, soprattutto, valorizza proprio quei meccanismi di coordinamento istituzionale che il PD sostiene di ritenere necessari.
Questo il Comunicato del PD:
La sicurezza è un tema troppo serio per essere affrontato con documenti che, pur ricchi di
buone intenzioni, rischiano di confondere i piani istituzionali e di attribuire al Comune
funzioni che spettano allo Stato.
La destra propone modelli complessi e costosi, immaginando nuove strutture, tavoli e
figure sociali da istituire a livello comunale, ma senza chiarire come queste misure
possano operare nel rispetto delle competenze e dei vincoli reali.
Il Partito Democratico conferma una posizione netta: la sicurezza urbana si costruisce nel
perimetro della legge, avendo un confronto costante con la Prefettura, portando avanti la
cooperazione istituzionale con le Forze dell’Ordine, che in questi mesi hanno già ottenuto
risultati importanti e stanno approfondendo anche gli episodi più recenti. A loro va la
nostra piena fiducia e il nostro sostegno.
Allo stesso tempo riteniamo fondamentale un approccio più semplice, concreto e
realmente efficace, che non trasformi il Comune in un surrogato degli organi dello Stato.
La vivibilità della città si costruisce insieme: con le famiglie, la scuola, i commercianti, le
associazioni, i residenti e i giovani stessi.
Ognuno deve fare la propria parte, mentre l’Amministrazione continua a rafforzare gli
strumenti già esistenti: dalla collaborazione istituzionale all’illuminazione, dalla
videosorveglianza al sostegno a iniziative culturali e sportive che offrano alternative sane
di socialità.
Per questo il PD guarda con attenzione a ogni contributo costruttivo, ma ribadisce che la
sicurezza richiede serietà, equilibrio e rispetto delle competenze, non sovrastrutture che
rischiano di rimanere sulla carta.
Il nostro impegno è chiaro: lavorare ogni giorno per una città più sicura, più attenta, più
viva.
Una città che non cerca scorciatoie, ma che affronta i problemi con responsabilità e con la
forza delle istituzioni.Partito Democratico di Civitavecchia

Entrando nel merito, i consiglieri sottolineano innanzitutto come non vi sia alcuna sovrapposizione con le funzioni statali in materia di ordine pubblico.
La mozione, spiegano, distingue chiaramente tra sicurezza urbana e ordine pubblico, richiamando il Decreto Minniti e proponendo come primo passo la sottoscrizione di un Patto per la Sicurezza Urbana con la Prefettura.
Una scelta che va esattamente nella direzione della cooperazione tra istituzioni.
Quanto alla presenza di mediatori, Poletti e Grossi respingono l’idea di una “struttura parallela” o di poteri impropri: nessuna funzione di polizia, ma esclusivamente compiti sociali e preventivi, in raccordo con la Polizia Locale e le Forze dell’Ordine, nel pieno rispetto delle competenze previste dalla normativa.

Altro punto contestato riguarda i costi.
La mozione, precisano i consiglieri, esclude esplicitamente nuove assunzioni e prevede il coinvolgimento del Terzo Settore attraverso strumenti già adottati da numerosi Comuni.
Parlare di “modelli costosi”, dunque, non rispecchierebbe il contenuto reale del documento.
Le misure proposte vengono definite “semplici e concrete”: prevenzione, ascolto, coinvolgimento di giovani, scuole, famiglie ed esercenti.

Interventi leggeri, già sperimentati con successo in altri contesti italiani ed europei, e lontani da qualsiasi impostazione ideologica o emergenziale.
Infine, sul piano delle risorse economiche, la mozione individua chiaramente fonti di finanziamento esterne – Ministero dell’Interno, Regione Lazio e fondi europei – proprio per evitare nuovi oneri sul bilancio comunale.
Un aspetto che, secondo Grossi e Poletti, sarebbe stato completamente ignorato nel comunicato del PD.

«La nostra proposta – concludono – non è una critica all’Amministrazione, ma un contributo costruttivo, basato su fatti documentati e sull’esperienza di molti altri Comuni».
Da qui lo stupore per giudizi definiti “netti” e, a loro avviso, formulati senza una reale lettura del testo. Le critiche, aggiungono, sembrerebbero riferirsi a una mozione diversa da quella presentata.
Il comunicato si chiude con una dichiarazione d’intenti: lavorare con serietà, trasparenza, responsabilità e spirito di collaborazione per rendere Civitavecchia una città più sicura e vivibile.

Ma nel dibattito politico cittadino resta una domanda, che circola anche tra gli stessi critici dell’amministrazione: vale davvero la pena sostenere il Sindaco con un’opposizione propositiva e collaborativa?
Una riflessione che, al di là delle polemiche, interroga il ruolo e il senso stesso dell’opposizione in Consiglio comunale.
TalkCity.it Civitavecchia

