<Ricordo benissimo come cominciò, con una nave in porto che aveva passeggeri cinesi affetti da sindrome influenzale e io che chiesi di non far scendere nessuno in assenza di referti dallo Spallanzani, per tutelare la città e in particolare i lavoratori portuali che mi avevano chiesto un intervento.
Il lockdown con le nostre strade desolate, il far comprendere l’obbligo di usare le mascherine, la combattuta scelta di mantenere aperto il Mercato.
I lutti, i troppi lutti, particolarmente nelle nostre Rsa. Il Polo logistico della Protezione civile e della Croce Rossa che aiutò famiglie rimaste senza la possibilità di fare la spesa.
E poi le drammatiche riunioni con Asl, e ancora l’impegno per la vaccinazione, la voglia di riaprire i teatri, e mille altre immagini che scorrono nella mia mente e che vi resteranno per sempre impresse.