Il capogruppo di Fratelli d’Italia: “Atto gravissimo, trasparenza cancellata, informazioni oscurate al Consiglio”

Si accende lo scontro politico in città dopo quanto avvenuto durante la seduta del Consiglio comunale del 6 novembre, che ha approvato l’acquisto di un immobile da destinare al nuovo Centro per l’Impiego nell’ambito dei finanziamenti del PNRR.

Massimiliano Grasso, capogruppo di Fratelli d’Italia, parla senza mezzi termini di una vicenda “di una gravità senza precedenti”, denunciando “la cancellazione della trasparenza e il mancato rispetto delle procedure previste”.

Il nodo centrale della protesta riguarda la documentazione allegata alla delibera.

Grasso e il capogruppo della Lista Grasso, Mirko Mecozzi, avevano chiesto in aula per quale motivo la perizia di valutazione dell’immobile non fosse stata allegata all’atto.

Nessuna risposta. Nessuna spiegazione.

Ma soprattutto – denuncia il consigliere di opposizione – la perizia presentata non sarebbe stata quella indipendente prevista dal PNRR, bensì una perizia di parte, redatta direttamente dal soggetto privato venditore dell’immobile.

Un elemento decisivo, che tuttavia sarebbe stato “scientificamente omesso”, lasciando intendere ai consiglieri che si trattasse di un documento tecnico neutrale.

In aula, attacca Grasso, la maggioranza avrebbe costruito “la solita narrazione edificante”, celebrando un presunto risparmio: secondo la Giunta, l’immobile sarebbe stato acquistato a fronte di un valore di mercato di 795 mila euro, contro i 620 mila stanziati.

Peccato – sostiene l’esponente di FdI – che quel valore fosse dichiarato dallo stesso venditore, e non frutto di una valutazione oggettiva del Comune.

Una rappresentazione che, secondo Grasso, avrebbe ingannato il Consiglio, facendo apparire favorevole un’operazione che in realtà non poggiava su una valutazione imparziale.

L’aspetto che Grasso definisce “clamoroso” emerge dagli atti:
la perizia indipendente richiesta dalla Regione Lazio il 29 settembre 2025, obbligatoria ai sensi del D.P.R. 22/2018, sarebbe stata affidata soltanto il 13 novembre, come risulta dalla Determina 5261.

In altre parole, secondo Grasso:

  • il Consiglio ha votato l’acquisto il 6 novembre,
  • la perizia imparziale è stata commissionata una settimana dopo.

Una circostanza definita “surreale”, perché il voto sarebbe avvenuto senza la documentazione essenziale richiesta dalle norme PNRR, rendendo di fatto il procedimento vulnerabile e potenzialmente irregolare.

Durissimo il giudizio politico di Grasso:

“Altro che trasparenza. Altro che buona amministrazione.
Siamo davanti a un metodo che mina la credibilità dell’ente, svilisce il ruolo del Consiglio e espone il Comune a rischi amministrativi, contabili e persino finanziari”.

FdI denuncia una gestione “opaca”, in linea – sostiene Grasso – con precedenti vicende contestate dal partito, come quelle relative all’Unione Musicale o al fondo immobiliare.

Fratelli d’Italia pretende chiarimenti immediati:

  • perché il Consiglio è stato chiamato a votare basandosi su una perizia privata presentata come tecnica;
  • perché la perizia indipendente prevista dal PNRR sia stata richiesta solo dopo l’approvazione;
  • chi abbia deciso di procedere con questa tempistica definita “imbarazzante”.

Il comunicato si chiude con un monito pesantissimo:

“Il Consiglio comunale non può essere trattato come un passacarte.
Il PNRR non è un campo giochi. E la trasparenza non può diventare un optional a beneficio di chi aveva fin troppa fretta di concludere una compravendita immobiliare con soldi pubblici”.

TalkCity.it Civitavecchia

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