Arrivano insieme due buone notizie per la città sul fronte della tutela ambientale; i ricorsi delle società Tempio crematorio e Ambyenta Lazio sono stati respinti al mittente.
Per quanto riguarda il ricorso sui limiti del forno crematorio, il Consiglio di Stato ha dato ragione, anche in appello, alla difesa dell’Amministrazione comunale e la sentenza è definitiva.
Sulla questione dell’impianto di produzione di biometano all’interno del territorio cittadino; invece, il Tar ha rigettato il ricorso perché inammissibile, giacché è la Regione Lazio ad avere la sovranità sul governo dei rifiuti.
Potremmo ricordare i tentativi sconsiderati di farci apparire incapaci e poco trasparenti; ma non vogliamo infierire sull’incessante lavoro di arrampicamento sugli specchi del Movimento 5 Stelle; che prima ha lasciato a Civitavecchia questa brutta eredità e poi ha cercato in tutti i modi (inutilmente) di alzare una cortina fumogena per coprire il proprio operato”.
Anche sulla questione del “biodigestore”, Tedesco e Magliani ribadiscono quello che avevano dichiarato pochi giorni fa, rispondendo alle note di Pd e Cinque Stelle che chiedevano alla Giunta di comunale di opporsi con forza alla realizzazione:
“La sentenza del Tar dà ancora più forza alle nostre parole; respingendo il ricorso di Ambyenta Lazio come irricevibile, essendo totale responsabilità della Regione ogni decisione in merito.