Alla Fiera del Turismo di Rimini, la più grande e rilevante vetrina italiana del settore, Civitavecchia non c’era. Nessuna rappresentanza istituzionale, nessuno stand, nessuna presenza ufficiale.
Un’assenza che pesa, soprattutto per una città che ospita il porto turistico e crocieristico più importante d’Europa e che, in teoria, dovrebbe ambire a un ruolo da protagonista nelle strategie turistiche regionali e nazionali.
Mentre nei padiglioni del Lazio erano presenti la Regione, Roma Capitale, i DMO, le città d’arte, i comuni virtuosi e tutti gli operatori più dinamici, Civitavecchia era completamente assente.
Un silenzio istituzionale che stride con i proclami e le dichiarazioni di intenti che negli ultimi anni hanno riempito comunicati stampa e social network da parte dell’Assessore Piero Alessi e di tutta l’Amministrazione Piendibene.
La Fiera di Rimini non è un semplice evento di settore: è un luogo dove si costruiscono relazioni commerciali, sinergie e visioni strategiche.
Comuni, associazioni e operatori hanno accesso a spazi gratuiti e incubatori regionali per presentare le proprie offerte a tour operator italiani e stranieri, strutture ricettive, agenzie specializzate, associazioni culturali e sportive, realtà legate al turismo esperienziale, all’archeologia e all’enogastronomia.
È qui che si vendono territori, si programmano stagioni, si destagionalizza davvero, si lavora per il futuro.
La domanda è semplice e inevitabile: dove era il Comune di Civitavecchia?
Dove era l’Assessore Alessi per il turismo, o i suoi colleghi allo sviluppo e alla cultura? Dove erano il sindaco Piendibene e i rappresentanti istituzionali?
Possibile che nessuno abbia colto l’importanza di esserci?
La risposta, purtroppo, è nei fatti: non c’era nessuno.
Un’assenza che lascia l’amaro in bocca anche agli operatori locali — albergatori, B&B, ristoratori, NCC, guide turistiche, associazioni culturali — che avrebbero potuto beneficiare di questa vetrina internazionale, senza alcun costo per il Comune.
La città che ogni giorno accoglie migliaia di crocieristi e viaggiatori si è fatta trovare impreparata e invisibile nel luogo in cui si decide il futuro dei flussi turistici.
Mentre altri comuni laziali si muovono, costruiscono reti e si fanno conoscere, Civitavecchia resta ai margini, prigioniera di una cronica mancanza di visione strategica.
Il turismo non si improvvisa, non si fa con slogan o passerelle occasionali. Richiede presenza, progettualità e la capacità di esserci quando conta.
Alla Fiera del Turismo di Rimini, Civitavecchia ha perso un’occasione importante.
Assente ingiustificata.
TalkCity.it Civitavecchia