“30 maggio giornata europea dei mari, spunto per riflessioni serie e ricerca soluzioni concrete a supporto di un settore unico e vitale”

“È proprio il caso di ammetterlo: la pesca italiana sta navigando in “brutte acque” e il regolamento che
dovrebbe gestire questo settore per garantire maggior tutela, è in “alto mare”.
Domanda: perché stiamo assistendo a una campagna di rottamazione dei pescherecci?
Eh già: a quanto pare la misura riportata nel Decreto Direttoriale FEAMPA 2021/2027 che si rifà al DM n.
229107/2021 attinente all’individuazione delle risorse e dei criteri per l’erogazione di aiuti alle imprese
di pesca, prevede la demolizione delle imbarcazioni rientranti nei segmenti di flotta per i quali non c’è
equilibrio. Più che prevedere, incentiva.
Sono in arrivo, dal Ministero dell’agricoltura e della sovranità alimentare, 74 MILIONI DI EURO per demolire vecchi pescherecci: un premio di rottamazione OFFERTO dall’Unione Europea.

L’obiettivo dichiarato dall’Unione è quello contribuire alla sostenibilità ambientale, mediante la
riduzione dello sforzo della Pesca e il rinnovo della flotta, che difatti sancirebbe la fine della pesca a
strascico, (e non solo), italiana.
Al netto delle risorse che verranno dunque impegnate anche per il finanziamento di consulenze
scientifiche, controlli, verifiche, studi di mercato, sorveglianza e sicurezza marittima, quanti di questi
6,1 MILIARDI DI EURO TOTALI verranno investiti per la PROMOZIONE di impianti di acquacoltura?
A quanto pare, stando agli esperti, l’acquacoltura, declinata spesso anche in pescicoltura, sembra
essere l’unica soluzione alla lotta contro la povertà e per sconfiggere la carestia mondiale. In e etti una
grande svolta su scala mondiale per la lotta alla carestia, si ebbe già nei decenni passati quando, a
seguito di studi e sopporti scientifici, si decise di coltivare grano transgenico, usare pesticidi e allevare
mucche, galline, maiali in allevamenti intensivi, controllandone ovviamente la salute, lo sviluppo e la
crescita.
Che dire: non abbiamo imparato proprio nulla!

La fame nel mondo e la carestia, ovvero la scarsità di generi alimentari può essere dovuta da “cause
naturali” (siccità, grandine, locuste) da guerre e da crisi economiche. (fonte: azine contro la fame).
Prima di rivelare delle finte soluzioni farcendo il tutto con qualche termine di impatto come “tutela”
“equilibri delicati” “tecniche innovative”, “rispettare” e il più inflazionato temine post COVID
“sostenibile”, celando per vero altri interessi, (voler mantenere uno status quo mondiale stile “Yin e
Yang” che fa comodo a tutti), facciamo le persone serie!
I pescherecci, è vero che devono seguire una fase di ammodernamento affinché siano davvero dei
luoghi di lavoro più sicuri e invitanti, nonché meno impattanti; per quanto riguarda la loro sostenibilità
ambientale è doveroso puntare a dei nuovi modelli di propulsione… che già esistono (basterebbe
copiare dagli altri stati membri!)
La natura, compreso noi, è fatta di equilibrio: è il sovrasfruttamento della risorsa, il mancato rispetto
che dovevamo all’ambiente testimoniato da rifiuti di ogni genere gettati per anni indiscriminatamente
in mare, l’innalzamento della temperatura (sempre per colpa nostra) e l’over fishing, hanno rotto gli
equilibri.
Se l’alternativa al sovrasfruttamento e al disequilibrio della risorsa ittica è a ondare il settore pesca
definitivamente, riflettiamo tutti insieme per capire se “la cura è peggio del male”, un male dal quale si
può guarire con altre cure.
Il 30 maggio coincide con la GIORNATA EUROPEA DEI MARI: una ricorrenza annuale organizzata
dall’Unione Europea per sensibilizzare i cittadini sul ruolo fondamentale dei mari e degli oceani
nell’ecosistema mondiale, nel rispetto della fragilità e a sostegno della biodiversità che non vuol dire
solo spigola o branzino.
Facciamo che non sia una giornata messa lì a caso nel calendario ma che sia da spunto per riflessioni
serie e soprattutto per soluzioni concrete a supporto di un settore unico e vitale!”.
Ivana Puleo
Candidata al Consiglio Comunale nella lista Unione Civica per Marco Piendibene Sindaco
Riceviamo e pubblichiamo
