“Via Civitavecchia” oggi è un caso di studio sulla toponomastica migratoria e stili architettonici

Dimenticate il porto, i traghetti e le navi da crociera.
C’è un’entità cittadina che ha deciso di staccare la spina e fare la turista stabile, piantando la bandiera in due delle città più ambite d’Italia, Milano e Roma, e ha fatto carriera.
Parliamo di Via Civitavecchia che oggi è un caso di studio sulla toponomastica migratoria e stili architettonici.

A Milano, nella vasta e operosa zona di Crescenzago, Via Civitavecchia ha un passato glorioso e un presente condiviso.
Un tempo, quell’indirizzo era il cuore pulsante della Mondadori e del celeberrimo Topolino, periodico per ragazzi.
Successivamente la cronaca rosa nazionale, con la sede della Rizzoli, regno della carta patinata che ha dato vita a settimanali di successo come Oggi e Novella 2000.

Immaginate le rivelazioni e le foto rubate, i segreti e i gossip che sono passati da lì e Via Civitavecchia era il red carpet della stampa leggera italiana.
Poi, un colpo di scena degno di una prima pagina: un tratto della via è stato intitolato ad Angelo Rizzoli, fondatore del gruppo editoriale.

Attualmente Via Civitavecchia si snoda senza risentimento tra caratteristiche casette a schiera, che ricordano in modo sorprendente quelle di Civitavecchia in Via Amba Aradam, incrocio con Via Della Polveriera, all’ombra delle ciminiere dell’ex Cementificio.
Un vero e proprio gemellaggio.
Se a Milano, Via Civitavecchia ricorda principalmente notizie popolari, a Rona si concede una posizione chic e istituzionale, ma sempre nell’ambiente dei media.

Siamo nel triangolo d’oro capitolino, nel quartiere Salario, al confine con i Parioli. Qui, Via Civitavecchia, passa sotto le finestre di abitazioni eleganti,
tra Viale Regina Margherita e Piazza Fiume ed è una traversa di Via Nizza, a pochi passi dall’Inpgi, ovvero l’Istituto nazionale di previdenza dei giornalisti italiani. Anche qui attorno al mondo dell’informazione.
In sostanza, che si tratti delle cronache stampate a Milano o della previdenza sociale dei giornalisti a Roma, Via Civitavecchia si conferma la strada perfetta per una storia da raccontare.
Flavio Martino
Riceviamo e pubblichiamo
