Oggi è il Giorno della Memoria. Il giorno in cui si commemorano i 6 milioni di morti durante il regime nazi-fascista nella seconda Guerra Mondiale. Una data scelta perché fu proprio in questo giorno, del 1945 le truppe dell’Armata Rossa liberarono il campo di concentramento di Auschwitz mostrando al mondo gli orrori del nazifascismo.
Una giornata per ricordare le vittime della follia criminale nazi-fascista, per non dimenticare mai gli orrori di quella che è la pagina più buia della storia dell’umanità intera in nome di una assurda teoria della superiorità di una razza rispetto ad un’altra.
Oggi, a quasi 80anni da quel drammatico periodo storico, è fondamentale mantenere sempre viva e tramandare il sacro valore della memoria.
Attualmente, nel mondo sono rimasti davvero in pochi a poter testimoniare, con ciò che hanno vissuto sulla propria pelle, quello che realmente sono stati i campi di concentramento nazisti.
I rastrellamenti, le deportazioni nei campi di concentramento, famiglie separate alla fine di un infinito e drammatico viaggio in treno e mai più riunitesi, Il filo spinato, le camere a gas, le torture, le violenze, i forni crematori.