Associazioni storiche e Comitati spontanei della frazione, si sono rivolti ripetutamente all’amministrazione, per chiedere che questo patrimonio verde di Cerveteri venga acquisito a patrimonio pubblico, inascoltati. O meglio, lasciati per anni ad aspettare una risposta e infine ascoltati con le braccine alzate: spiacenti, è troppo difficile, non si può fare.
A tutt’oggi, il Bosco insiste su un’area privata, quindi il Comune ha limitate possibilità di intervento per la sua manutenzione; cura; salvaguardia; e anche per la sua valorizzazione a beneficio della comunità, tutte cose di cui finora si sono occupati principalmente i volontari.
In campagna elettorale, cinque anni fa, il Sindaco proclamava tutte le sue buone intenzioni rispetto alla risoluzione del problema. Se avesse mantenuto le promesse, il Bosco di Valcanneto a quest’ora sarebbe già bene comune. Ma senza la reale volontà politica di trovare una soluzione, sono, come sempre, solo promesse.
Riceviamo e pubblichiamo – Alessandro Magnani