Trovo interessante questa affermazione perché offre spazio ad una riflessione profonda: richiama ad una trasformazione interiore, un momento in cui ciascuno, a suo modo, diviene consapevole di qualcosa.
Divenire consapevole è un percorso individuale, grazie alla conoscenza e/o ad un momento destabilizzante, attraverso i quali si rivede la visione su cui è fondata la propria esistenza, e si decide di cambiare.
Non sono la povertà e la miseria i più grandi inquinatori. L’ambiente non può essere migliorato in condizioni di povertà….”. Altra interessante riflessione!
Per non divagare dal main topic: una volta soddisfatta la condizione di base, come possiamo continuare a svilupparci?
Non nel desiderio ossessivo di avere, di possedere ancora, e ancora e ancora. Il possesso esasperato, lo vediamo sotto i nostri occhi, conduce alla desertificazione, a distruggere e bruciare qualunque cosa.
Cambiare prospettiva significa parlare di rispetto, di apprezzamento, di economia nel suo significato etimologico ovvero di come “gestire, amministrare la casa”. Una volta a scuola si insegnava economia domestica.
Oggi si pensa di introdurre l’educazione economico-finanziaria nelle scuole, percorso ancora tutto da scoprire. A mio avviso occorre saper “fare economia” e non solo del denaro, ma del nostro tempo, bene prezioso, delle nostre forze, ciò vuol dire risparmiare e valorizzare quel che si ha. Risparmiare è ancora una parola in uso, oggi?
Se solo tutti noi ci divertissimo a realizzare in casa la nostra creativa e personale economia circolare!
Carla Celani