Un cittadino interrompe i lavori in Consiglio, subito ripresi grazie al comportamento collaborativo di maggioranza e opposizione
Una ferma presa di posizione contro la tragedia umanitaria in corso nella Striscia di Gaza. È quanto richiesto con forza dai gruppi di opposizione del Consiglio Comunale di Allumiere, che hanno presentato una mozione urgente per chiedere l’immediata sottoscrizione
di un documento di condanna delle azioni israeliane contro la popolazione palestinese e per sollecitare il Governo italiano ad assumere una posizione netta.
Una seduta consiliare ad alta tensione quella del 29 luglio ad Allumiere, interrotta bruscamente dall’irruzione di un anziano cittadino che ha inveito con veemenza contro il sindaco Luigi Landi e l’intera amministrazione comunale.

L’uomo – identificato e noto in città – è entrato in aula consiliare sbattendo coperchi di pentole e gridando contro il primo cittadino: “Fascista, vergognati! È un mese che ti ho scritto e non mi rispondi!”
Il cittadino, visibilmente agitato, è stato poi allontanato dall’aula mentre continuava a urlare:
“Vergogna! Siete tutti complici!”
A calmarlo è stato il consigliere Antonio Pasquini, che ha tentato di riportare la situazione alla normalità.
L’episodio ha inevitabilmente interrotto e ritardato i lavori del Consiglio, ma la mozione presentata dalla minoranza è stata poi discussa e portata al voto

“Adesso basta!” – così si apriva la mozione, che denunciava apertamente il genocidio in atto a Gaza, dove – si legge nel documento – “alle vittime quotidiane degli attacchi militari si aggiungono ormai morti per fame, molti dei quali bambini: vittime di una carestia voluta e imposta”.
Una punizione collettiva, accusano i promotori, perpetrata attraverso il blocco degli aiuti umanitari, con centinaia di camion carichi di viveri fermi ai confini, impediti dal governo israeliano.
Il documento richiamava all’azione e alla responsabilità: “Non possiamo tacere. Non possiamo continuare a guardare senza agire. Il silenzio, in questo caso, è complicità.”

La mozione chiede al Sindaco di Allumiere di:
- Sottoscrivere il documento condiviso da molti sindaci italiani e indirizzarlo alle autorità competenti;
- Esigere dal Governo italiano forti pressioni diplomatiche su Israele per sbloccare l’ingresso degli aiuti alimentari;
- Affidare esclusivamente all’ONU la gestione degli aiuti, escludendo la Gaza Humanitarian Foundation, ritenuta inadeguata;
- Farsi promotore del cessate il fuoco e di una soluzione politica definitiva;
- Esibire la bandiera della Palestina sul Palazzo del Comune come segno pubblico di solidarietà.
Una richiesta forte, che si unisce all’appello della società civile internazionale e – si legge – anche “di Papa Leone XIV”, in un appello accorato: “Fermiamo la barbarie. Non c’è più tempo.”
Il testo è stato oggetto di modifiche da parte dell’assessore Ceccarelli, e infine emendato con l’aggiunta dei consiglieri del Partito Democratico Frezza e Fracassa, in un tentativo di trovare un consenso più ampio su un tema tanto delicato quanto urgente.
La mozione è stata votata in Consiglio, il Sindaco Landi invierà il documento come richiesto, proposto dalla minoranza e votato in consiglio.

TalkCity.it Redazione Allumiere

