Dopo un incontro, organizzato da Rifondazione Comunista locale, con il Presidente della Commissione Urbanistica della Regione Lazio Marco cacciatore, si è concluso che il PTPR va assolutamente rivisto

L’8 novembre a S. Marinella, ha avuto luogo un incontro tra: il Presidente della Commissione Urbanistica della Regione Lazio, Marco Cacciatore, i consiglieri dell’opposizione Casella, Calistri, Fiorucci e Settanni, rappresentanti di Rifondazione Comunista, dell’Unione inquilini Civitavecchia ed del Comitato Emergenza Abitativa di S. Marinella, per parlare del Piano Territoriale Paesaggistico Regionale.

Il PTPR impone l’archiviazione dei Piani Regolatori di tutti i Comuni del Lazio nell’arco di due anni, conferma e ripristina i vincoli messi discussione dagli ultimi “piani casa” e propone una visione d’insieme del territorio, mirando al recupero del  già edificato e alla tutela del paesaggio.

Il Piano Regolatore di S. Marinella risale al 1976 e prevedeva una crescita degli abitanti largamente sovradimensionata rispetto a quella reale.

Quando fu redatto, il Piano non tenne conto del rischio idrogeologico del territorio, che è stato cementificato in maniera selvaggia tralasciando le opere di urbanizzazione primaria.

In questi cinquant’anni i servizi sono gradualmente scesi al 5% dell’abitato: le scuole, le strade, il sistema fognario esistenti sono state costruite dal 1948 al 1960.

Successivamente è stata costruita una sola scuola media.

E’ urgente quindi riequilibrare i servizi e fermare le zone a completamento, evitando di condonare gli abusi edilizi e fermando il consumo di suolo.

Più che intervenire con varianti di piano o accordi di programma, occorrerebbe dotarsi di nuovi strumenti di pianificazione. 

La legge 38 del 1999 parlava già di nuovi Piano Urbano Generale Comunale (PUCG), cioè una nuova visione della pianificazione urbana, conseguente al PTPR.

Solo l’adozione di un nuovo strumento di pianificazione può dare certezza a regole, tempi e procedure di qualsiasi intervento urbanistico.

Cosa si fa invece a S. Marinella? Si costruisce in pianure coltivate e si demoliscono  ville storiche ed i loro parchi per far posto a nuove costruzioni di bassa qualità (tipologia di seconda casa), destinate ad un mercato immobiliare principalmente finalizzato alla rendita.

Si promette che i servizi, strade e le scuole, saranno costruite dagli stessi costruttori, ma a costoro non si chiede mai di cominciare dai servizi che vengono sempre in coda e, alla fine, non vengono proprio.

Per questo riteniamo necessario sollecitare l’amministrazione Tidei ad individuare nell’adozione del PUCG una priorità, visto che il nostro PRG è uno strumento ormai superato, e a verificare se le ultime concessioni edilizie siano il linea con le nuove direttive Paesaggistiche Regionali.

Comunicato di Rifondazione Comunista  S. Marinella

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *