Con Stefania Massera se ne va una piccola parte della storia della Perla del Tirreno, fu infatti la prima bibliotecaria di Santa Marinella istituita alla fine degli anni 60.

E’ morta Stefania Massera, una pioniera della Cultura di Santa Marinella; comprese subito lo spirito che doveva animare una biblioteca civica e immediatamente la rese luogo di incontro e di socialità. Così cominciarono i cicli di proiezioni di film di Bergman e Buñuel; Antonioni e Pasolini; le attività di animazione e letture per bambini; per le scuole, per avvicinare i giovani studenti alla lettura. E poi le conferenze e le presentazioni di libri, i piccoli concerti, le mostre di quadri e di fotografie.

La biblioteca divenne luogo di dibattito e di confronto aperto a tutti. Vennero organizzate molte manifestazioni per l’8 marzo durante le quali si discuteva e si cantavano le canzoni di lotta delle donne.

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Un gruppo di studiosi interessati alla storia locale cominciò a riunirsi e a mettere le base per quella che venne definita la “Sezione locale” alla quale Massera teneva molto.

Non era sempre facile la vita della biblioteca in quegli anni. Spesso le amministrazioni la consideravano assolutamente marginale ed era molto difficile ottenere fondi per acquisti di libri.

Inoltre la struttura era poco riscaldata e dalle molte finestre entravano spifferi e troppa luce che rovinava i libri. Tuttavia per molti anni Stefania Massera, da sola, riuscì a tenere duro e a migliorare con le iniziative della biblioteca la vita di molti cittadini di Santa Marinella.

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Una volta in pensione continuò la sua attività di animatrice culturale in particolare nell’Associazione “Le Voci”e fu protagonista di impegno civile e democratico.

Per questo oggi la vogliamo salutare con affetto e riconoscenza.

Giovanna Caratelli

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