Cittadini costretti a rivolgersi al Giudice Per esprimersi sulle strisce blu, sulla farmacia, sul cimitero, sulla passeggiata, sulla piazza. Il Sindaco li ha scippati del diritto di partecipazione, ignorando i referendum

Il Comitato dei cittadini per i referendum “Santa Marinella per il Bene Comune”, composto da tantissimi cittadini, gruppi politici e della società civile; ha deciso di rivolgersi al Giudice del tribunale amministrativo del Lazio ( TAR) per ripristinare la legalità e per difendere la democrazia!

Il fatto è semplice: i cittadini sono stanchi di essere esclusi dalle decisioni che riguardano la propria vita e quella della propria città! Da 9 mesi il Sindaco avrebbe dovuto indire 5 referendum per consentire a tutti di esprimere la propria opinione sulla gestione di alcuni spazi e servizi pubblici.

Diritto che viene negato, nonostante tra la gente, sui social, per strada sia netto il rifiuto per le decisioni dell’amministrazione. L’arroganza e la prepotenza degli amministratori locali ha toccato il fondo! Questa volta, però, i cittadini hanno deciso di ribellarsi!

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Non è bastata una raccolta firme senza precedenti a Santa Marinella, svolta tra mille difficoltà durante il periodo di zona rossa.

Non sono state sufficienti manifestazioni pubbliche molto partecipate per veder applicato un diritto costituzionalmente garantito.

Non è servito interpellare il Prefetto di Roma.

Non ha sortito effetti neanche un’azione consiliare che chiedeva a Sindaco e maggioranza di rispettare la Costituzione, le normative vigenti, lo Statuto e il regolamento comunale. Tutto ignorato. Tutto calpestato.

A Santa Marinella il giocattolo si è rotto. Le leggi, i regolamenti non valgono più. L’amministrazione ha perso ogni pudore. Per quanto riguarda i parcheggi a pagamento, la farmacia comunale, il cimitero, la passeggiata a mare e la piazza dell’ex fungo non solo i cittadini hanno chiesto e ottenuto una consultazione mediante referendum ma sembrano anche in totale disaccordo con le decisioni finora adottate.

Non si può più permettere che nella nostra città democrazia e legalità vengano sistematicamente mortificate. Non si deve più accettare che si imponga con la forza il disprezzo delle regole. E’ arrivata l’ora di dire basta! E’ arrivato il momento di far capire che non si è più disposti a subire! Desideriamo vivere in una città dove il confronto costituisca un momento di crescita.

Sogniamo di educare i nostri ragazzi al rispetto delle opinioni altrui. Auspichiamo che il confronto onesto e costruttivo rappresenti arricchimento per la collettività. La prepotenza, l’arroganza, la furbizia devono e possono diventare un brutto e odioso ricordo.

L’amministrazione ha ricevuto dai cittadini la delega a rappresentarli. Questo prevede che si governi la città ascoltando le opinioni e confrontandosi con il parere degli abitanti, soprattutto se espresso in un referendum consultivo. Siamo certi che il Sindaco nel suo perenne gioco delle parti si dichiarerà stupito dell’azione legale e che fosse sua intenzione svolgere i referendum al più presto. Questi giochetti, però, ormai, hanno sinceramente stancato!

Riceviamo e pubblichiamo

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