La Presidente di “Uniti per Cambiare” attacca l’Assessore Valentini

Daniela Scatolini

<Lo scorso anno uno dei medici di base del comune di Montalto andava in pensione, di fatto gli assistiti, circa
1500, si trovarono di colpo a dover fare il cambio del medico in piena emergenza sanitaria a causa del covid
19, recandosi numerosi presso il CUP.

Questa situazione causò assembramenti di cittadini e solo dietro mia segnalazione, l’assessore con delega
alla Sanità Valentini integrò il personale all’ingresso dell’edificio per contingentare l’accesso.
Fino ad allora a Pescia Romana erano presenti due medici di base e a Montalto di Castro 4.

Con il pensionamento del primo medico di base in servizio non è stato assunto nessun nuovo medico, e gli
assistiti sono stati riparti tra i medici presenti già oberati di lavoro. Tutto ciò ha creato ai cittadini molti
disservizi per l’elevato numero di pazienti in carico e il periodo legato al covid. I medici si sono divisi tra
visite domiciliari, visite ambulatoriali, prescrizioni, certificati vari, vaccinazioni ecc ecc.

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La storia continua, infatti alcuni giorni fa il Dottor Michelangelo Di Stefano ha ufficialmente cessato il
servizio come medico nel nostro comune a seguito del pensionamento. L’arrivo del nuovo medico di base è
previsto purtroppo non prima del mese di marzo e questa situazione causerà ulteriori disagi per i cittadini
in questo momento difficile dove l’assistenza sul territorio per quanto riguarda la medicina generale,

dovrebbe essere una priorità. Il Comune di Montalto di Castro ha comunicato che i pazienti in carico al dott.
Di Stefano potranno affidarsi (fino al 1° marzo), ad un altro medico che abbia disponibilità nell’ambito di
tutti i paesi ricompresi nel distretto A (ex VT 2): Acquapendente, Canino, Tuscania ecc… Tra questi appunto
anche i tre medici che sono presenti all’interno della struttura socio sanitaria sita a Villa Ilvana, che
dovranno coprire il lavoro di cinque medici.

Beh complimenti per il risultato ottenuto con il dialogo costruttivo!!! Dunque questo servizio sarà
sufficiente x tutte le necessità? ce lo auguriamo… in quanto l’essere curati e’ un diritto…Vigileremo affinché
il diritto alle cure e all’assistenza sia garantito.

fabio_valentini
Fabio Valentini

Certo è che si sarebbe potuto programmare il subentro per tempo, in pensione non ci si va oggi per
domani, evitando di lasciare molti cittadini senza assistenza, proprio ora con il dilagare dell’epidemia di
covid e l’indice di contagio altissimo del nostro paese. Pur essendo competenza della ASL l’amministrazione
comunale avrebbe potuto fare di più? Certo!! L’assessore alla sanità avrebbe potuto esercitare maggiori
pressioni perché fosse risolto prima il disservizio.

Ogni medico di base può avere un max di 1500 assistiti e I cittadini sono circa 9000 compresi i minori!
Alla fine a pagare il prezzo più alto sono sempre gli stessi: le persone più fragili e i malati. Avere la delega
alla sanità per un consigliere comunale non è solo una spilla da appendere ma un dovere da portare avanti.

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In questi ultimi due anni tante sarebbero state le iniziative da poter mettere in campo, alcune le abbiamo
suggerite anche noi con il nostro gruppo civico. Purtroppo quando si è più preoccupati della carriera politica
che del proprio paese questi sono i risultati.

Per noi Montalto e Pescia sono più importanti! L’assistenza sanitaria è un diritto di tutti, la tutela della salute è un dovere di tutte le istituzioni e gli organismi competenti. Nessuno escluso.>

Daniela Scatolini Presidente di Uniti per Cambiare

Riceviamo e pubblichiamo

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