Apre domani e andrà avanti fino al 23 Marzo 2022 uno degli eventi culturali più attesi della Capitale

Klimt è da sempre uno degli artisti più amati al mondo.

L’Italia è il paese che per primo ha regalato all’artista viennese popolarità oltre i confini nazionali.

A distanza di 110 anni dalla sua partecipazione all’Esposizione Internazionale dʼArte del 1911 a Venezia, Gustav Klimt torna in Italia nell’ambito della mostra “Klimt.

La Secessione e l’Italia”, aperta da domani a Palazzo Braschi e visitabile fino al 27 marzo prossimo.

Questo evento segna il ritorno in Italia di alcuni dei maggiori capolavori di Klimt, provenienti dal Belvedere Museum di Vienna, dalla Klimt Foundation e da collezioni pubbliche e private come la Neue Galerie Graz.

La mostra ripercorre la vita e la produzione artistica di Klimt, sottolineandone il ruolo di cofondatore della Secessione viennese e indagando sul suo rapporto con l’Italia, meta dei suoi viaggi e luogo di alcuni suoi successi espositivi.

Sono circa 200 le opere esposte, tra dipinti, disegni, manifesti d’epoca e sculture di Klimt e degli artisti della sua cerchia.

Oltre a opere iconiche come la famosissima Giuditta I, Signora in bianco, Amiche I (Le Sorelle) e Amalie Zuckerkandl è possibile ammirare anche prestiti del tutto eccezionali come La sposa della Klimt Foundation e Ritratto di Signora, trafugato dalla Galleria Ricci Oddi di Piacenza nel 1997 e recuperato fortunosamente nel 2019 dopo una misteriosa sparizione durata decenni.

Tra le particolarità della mostra anche ritratti del lago di Garda creati dall’artista durante i suoi soggiorni in Italia.

Appena la mostra a Palazzo Braschi sarà terminata nel marzo prossimo, a Piacenza la Galleria d’Arte Moderna Ricci Oddi inaugurerà martedì 5 aprile 2022, la mostra Klimt intimo. Un’esposizione che indagherà le vicende più personali dell’artista.

Micaela Taroni

Klimt. La Secessione e l’Italia | Museo di Roma

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