Uscito il primo giorno di novembre, su Amazon, il primo romanzo di Simone Luciani, attore, costumista e regista cittadino. Intitolato ‘Luna Blu’, il suddetto tratta delle vicende di Angelo, un bambino che, ritrovandosi nel bel mezzo di un Cimitero, scopre di essere diventato un fantasma.

La trama del romanzo segue i suoi tentativi di scoprire i misteri che si celano dietro la sua morte, ostacolati dal bigotto regime totalitario che vige all’interno delle mura cimiteriali, con a capo i potenti spettri dei marchesi Santacroce.

Angelo si unirà ad un gruppo di giovani fantasmi intenzionati a rovesciare l’ordine costituito e ad aiutarlo a sviluppare a pieno i propri poteri.

Nel frattempo un occulto ordine di Maghi vede nel bambino la chiave per compiere un’antica profezia.

Un fantasy divertente, a tratti epico, che parla del grande fantasma della crescita che ogni bambino si ritrova ad affrontare. 

<Il Cimitero fittizio in cui è ambientato il romanzo è in realtà ispirato a quello monumentale di Civitavecchia.

– ammette l’autore –

All’interno del libro – spiega – è presente una planimetria del Camposanto e la cancellata in copertina è riconoscibile da tutti i civitavecchiesi.

Ho apportato solamente lievissime modifiche alla struttura del Cimitero per ragioni narrative.

Ma confido che nelle descrizioni degli ambienti in molti potranno riconoscere quello di Via Braccianese Claudia.

Anche alcuni riferimenti storici collimano: prima di iniziare a scrivere ho fatto diverse ricerche e la signora Maria Grazia Verzani, storica cittadina, mi ha fatto la gentilezza di procurarmi parecchio materiale.

Certo, ho molto romanzato il tutto, ma ci sono dei punti di incontro con la realtà>.

La scelta di questo singolare ambiente nasce da un profondo amore che l’autore nutre per lo stesso.

<Sin da piccolo – ricorda – mi piaceva scorrere fotografie e iscrizioni, inventando storie sulle persone a cui appartenevano.

Non mi ha mai fatto paura: ho sempre amato passeggiarci e perdermi in quei viali, tanto che ormai credo di conoscerlo come le mie tasche.

Credo che, sebbene nell’immaginario comune sia un luogo legato alla sofferenza e alla perdita, il Cimitero, il nostro in particolare, sia un grande contenitore pieno di aneddoti, un monumento sempiterno alle nostre radici e alla nostra memoria.

Spero che leggendo ‘Luna Blu’ le persone possano riscoprire la bellezza di tutto questo>.

Comunicato stampa della Blue in the Face

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