Il Consigliere d’opposizione chiede di utilizzare i percettori del Reddito di Cittadinanza per i lavori socialmente utili

Il Reddito di Cittadinanza è periodicamente sotto attacco a causa dei soliti furbetti senza coscienza, ai quali viene data, a fasi alterne, grande rilevanza sui media.

Delle difficoltà organizzative e di competenze che i governi nazionale e locali non hanno avuto la capacità o la volontà politica di superare del tutto.

Liberare dai bisogni primari le persone per farle entrare dignitosamente nel “mercato del lavoro” (non mi piace associare la parola mercato alla parola lavoro, però ci capiamo), dovrebbe essere l’obiettivo principale di questa misura che, come ripetuto più volte, è soprattutto una misura di civiltà, in Paesi come il nostro.

Ma il RdC sta diventando tutto tranne questo.

Nelle misure del governo attuale verrà depotenziato, utilizzato per certificare il fallimento della gestione pubblica e incentivare l’ingresso dei privati con le agenzie interinali, abusato come misura di ricatto per obbligare al green pass e per accettare lavori sottopagati e precari.

Uno snaturamento totale dello spirito con il quale era stata introdotto.

Tra le iniziative che il RdC porta con sé, ci sono i PUC, i progetti che permettono ai Comuni di impiegare una parte dei percettori del Reddito con lavori utili a tutta la collettività.

Oramai moltissime amministrazioni locali hanno avviato i loro progetti e un anno fa, in Consiglio comunale, l’assessora Cennerilli ci aveva assicurato che eravamo sul punto di partire anche a Cerveteri, dopo molte difficoltà.  

Ma non abbiamo visto ancora nessun progetto in campo quindi, per la terza volta in tre anni, chiediamo al Sindaco a che punto siano i PUC a Cerveteri.

Abbiamo presentato ieri un’altra interrogazione, alla quale contiamo che venga data risposta nel prossimo consiglio comunale.

Quali sono e che fine hanno fatto i PUC che erano prossimi a partire nel dicembre 2020?

Quante sono attualmente gli/le assistenti sociali inserite in organico a dicembre scorso e dedicate a questo scopo?

E’ notizia di un mese fa l’apertura dello Sportello comunale del Lavoro.

Secondo i comunicati stampa, “una vera e propria rete dedicata alle problematiche connesse al lavoro e alla ricerca di un’occupazione”, con dentro un’agenzia interinale, CAF e “personale dell’ufficio Servizi sociali”.

A questo punto ci viene spontaneo domandarci se ci sono ancora quegli assistenti sociali dedicati ai PUC assunti l’anno scorso, oppure se anche questa promessa è finita in cantina.

Nella foto, i lavoratori attivati con i PUC, non a Cerveteri, ma in un piccolo comune della Puglia (Crispiano), che con soli tredicimila abitanti e ammettendo di aver superato molte difficoltà, è partito con i suoi progetti a luglio scorso.

Alessandro Magnani
Consigliere comunale

Riceviamo e pubblichiamo

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