Ad oggi i pescatori sportivi possono pescare a tirlindana ma solo a remi

No a motori elettrici per la pesca con la tirlindana da parte di pescatori sportivi nel lago di Bracciano.

La Cooperativa Pescatori Lago di Bracciano presieduta da Michele Scuderoni si pronuncia contro un provvedimento che andrebbe ad aggravare ulteriormente la già grave situazione dei pescatori professionali del lago sabatino.

Secondo alcune indiscrezioni il provvedimento che autorizzerebbe i pescatori sportivi a questa pratica con l’impiego di motori elettrici sarebbe in via di pubblicazione ufficiale.

“Ci opponiamo in modo netto e deciso a ipotesi del genere” dice Michele Scuderoni. Ad oggi i pescatori sportivi possono pescare a tirlindana ma solo a remi.

Autorizzarli all’uso del motore elettrico sarebbe un atto grave. Sappiamo che spesso i pescatori sportivi pescano le cosiddette matricine, quali ad esempio lucci in fase riproduttiva, andando a depauperare il già ridotto stock ittico del lago di Bracciano”. 

Tra le conseguenze del grave abbassamento del lago di Bracciano nel 2017 c’è infatti una riduzione della pescosità del lago. Da anni inoltre i pescatori professionali attenfono che vengano effettuate delle semine di avannotti, semine ad oggi sempre promesse ma non ancora effettuate.

Grave inoltre lo stallo che riguarda l’incubatorio ittico ristrutturato ed inaugurato ma non entrato ad oggi in funzione. 

“Non siamo disposti a tollerare – conclude il presidente della cooperativa MIchele Scuderoni- la possibilità che i pescatori sportivi possano pescare a tirlindana con il motore elettrico.

E’ giunto il tempo che sia dato il giusto sostegno ad una categoria professionale come la nostra, piuttosto che favorire pescatori amatoriali”. 

Riceviamo e pubblichiamo

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