La scena musicale romana allarga i suoi orizzonti e, grazie anche alla riscoperta sempre più popolare del vinile, escono sul mercato progetti interessanti, innovativi ma che guardano con grande attenzione al nostro miglior passato.
Il successo del vinile passa oggi anche per la riscoperta di un formato, il classico 45 giri, che sembrava destinato solo ai mercatini di modernariato ma che invece si sta sempre più affermando anche per quanto riguarda le novità.
E’ il caso dell’ultimo singolo strumentale di Azzurro 80, intitolato “Agip”
la cui edizione limitata di 300 copie del singolo pubblicata dalla Four Flies Records è stata immediata preda di molti appassionati e collezionisti.
Azzurro 80 si ispira alle sonorizzazioni italiane tipiche degli Anni 80, combinando il jazz-funk con la cultura pop e televisiva. Da dove deriva questo nome d’arte? E’ lo stesso protagonista a raccontarcelo:
“il nome di Azzurro 80 vuole riferirsi a una particolare tonalità di azzurro, un azzurro consumato, stinto, che sembra retrò e fuori moda”
E, invece, come nasce un pezzo come “Agip”?
“Il brano è intitolato come la prima compagnia petrolifera italiana (poi assorbita dall’ENI, ndr) il cui famoso logo era un cane a sei zampe che sputa fuoco. La traccia ci trasporta in una scena di guida notturna vista attraverso gli occhi di un bambino, seduto nel retro dell’auto di famiglia (…in pratica io negli anni 80…) con le strade asfaltate illuminate la luce debole e giallastra dei lampioni, sormontati dal cane sputafuoco… ecco le sonorità del pezzo diventano una ideale colonna sonora per quei momenti”
Il lato B presenta invece due brani, “Astrotensione”, un synth-pop spaziale, e infine Telefono Giallo, un tributo musicale all’omonima trasmissione televisiva fine degli anni ’80.
Quindi, fate il pieno di vinile è giù la puntina… per chi non ha fatto in tempo ad acquistare il disco c’è sempre l’ascolto in rete: https://fourfliesrecords.bandcamp.com/album/agip
Francesco Argento (Frankie Fortyfive)