I Consiglieri Aurigemma e Corrotti: “L’Ospedale Riuniti Anzio-Nettuno è ormai da più di 3 anni carente di personale sanitario: medici, infermieri, OSS, che sono stati spostati con l’apertura del Nuovo Ospedale dei Castelli”

“Nella nostra costituzione vengono annoverati una serie di diritti e doveri ai quali sono soggetti i cittadini.  Tra i 139 articoli previsti, l’articolo 32 è sicuramente uno dei diritti più importanti che i nostri padri costituenti hanno voluto garantire ai cittadini: il diritto alla salute.  Purtroppo questo diritto non è garantito per i cittadini del litorale sud della provincia di Roma. 

Sono stati chiusi reparti in maniera “temporanea” poi mai più riaperti, come il punto nascita, che obbliga i 150.000 utenti (Anzio, Ardea, Nettuno), che nei mesi estivi si raddoppiano, a spostarsi in altre strutture ospedaliere non proprio vicine o peggio ancora a fare parti in emergenza presso sale non idonee del Pronto Soccorso, mettendo a rischio sia la mamma che il nascituro.

Per non parlare dei reparti sopravvissuti al taglio che lavorano con un numero di medici ed infermieri ben al di sotto degli standard previsti e che non riescono a garantire assistenza necessaria e adeguata.

Un vero e proprio disastro che ogni giorno mette a rischio la salute e la vita delle persone che si recano presso la struttura ospedaliera, nonostante lo sforzo e il sacrificio che quotidianamente fa il personale sanitario pur lavorando in condizioni inadeguate.

Per questo motivo il gruppo regionale di Fratelli d’Italia, a seguito di numerosi sopralluoghi effettuati in questi anni, ha richiesto per martedì pomeriggio un’audizione urgente in commissione sanità al fine di capire dall’Assessore e dal Direttore Generale dell’RM6, come vogliano sopperire a queste carenze nel breve periodo e soprattutto come intendano garantire il diritto alla salute previsto dalla Costituzione ai cittadini che sono costretti a recarsi presso questa struttura ospedaliera”.

lo dichiarano in una nota congiunta i consiglieri regionali di Fratelli d’Italia, Antonello Aurigemma e Laura Corrotti. 

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